lunedì 10 giugno 2013

KANT: LA DIALETTICA TRASCENDENTALE

La Dialettica trascendentale costituisce la seconda parte della logica trascendentale, in cui Kant cerca distabilire se la Metafisica possa essere considerata una scienza.  Con il termine Dialettica trascendentaleKant intende l'analisi e lo smascheramento dei ragionamenti fallaci della metafisica.
La metafisica infatti, nonostante la sua infondatezza, rappresenta “un'esigenza naturale einevitabile della mente umana”, di cui la filosofia intende chiarire l’origine. La metafisica nasce dalla ragione;questa, a sua volta, in partenza, non è altro che l'intelletto stesso, il quale essendo la facoltà logica di unificare idati sensibili tramite le categorie, e portato a voler pensare, anche senza dati.Kant ritiene che questo voler procedere oltre i limiti dell’esperienza derivi dalla nostra innata tendenza all'incondizionato. Ovvero la nostra ragione, mai soddisfatta del mondo fenomenico è attratta verso il regnodell'assoluto e quindi verso una spiegazione globale di ciò che esiste. Questa spiegazione di Kant si basa sulle tre idee trascendentali che sono proprie della ragione (anima , mondo e Dio).
L'errore che compie la metafisica è quello di trasformare queste tre esigenze (mentali) di unificazione dell'esperienza in altrettante realtà, dimenticando che noi non abbiamo mai a che fare con la cosa in sé, ma solo con il fenomeno. Quindi  la “Dialettica trascendentale" vuol essere lo studio critico e la denuncia delle peripezie e dei naufragi  della metafisica, ovvero delle avventure e dei fallimenti del pensiero quando procede oltre i limiti dell'esperienza possibile.

Alla domanda se  è possibile la metafisica come scienza  risponde che è  impossibile conoscere scientificamente il mondo noumenico (noumeno). Ma allo stesso tempo, afferma  kant, non si può negarne   l’esistenza, come dimostra la continua tendenza naturale dell’uomo  di andare oltre l’esperienza per cercare di conoscere il soprasensibile.


VIDEO: IMMANUEL KANT PER FERNANDO SAVATER,  filosofo e scrittore spagnolo. Uno dei più noti intellettuali spagnoli di oggi.







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